Camponogara è il terzo comune della Riviera del Brenta.
Il territorio è composto da cinque paesi, con capoluogo Camponogara il cui nome deriva da Campus Nogarium, dovuto all’essere stata a lungo una campagna coltivata soprattutto di frutteto con prevalenza di noci.
Le frazioni sono quattro:
- Campoverardo, da campo di Eberhard, un tedesco arrivato forse nel VII secolo dopo Cristo, ma più probabilmente da Campus Viridis, ovvero campo verde, grazie alle ampie distese di prati verdeggianti;
- Premaore, da prato maggior;
- Prozzolo, da praedidiolum, piccolo fondo agricol;
- Calcroci, frazione il cui nome deriva dal crocevia composto da due strade ortogonali.
Lo sviluppo di Camponogara inizia però da tempi lontanissimi già quando i Veneti, un’antica popolazione indoeuropea stanziata nella pianura veneta, s’insediarono nel territorio.
La vita di Camponogara è sempre stata segnata dalla presenza del Brenta, testimonianze si riscontrano nei documenti della presenza del Brentone, molti sono le opere compiute nella storia dai Veneziani e nell’ottocento per risolvere il problema delle piene.
E’ grazie agli archivi ecclesiali se oggi possiamo ricostruire parte della storia di Camponogara. Il primo documento in cui si fa riferimento al paese risale al 897 quando Berengario concesse l’investitura di conte di Piove di Sacco e della Saccisica, di cui Camponogara era parte, al vescovo di Padova Pietro.
Nel 1077, stando al documento padovano “cartula dathie episcopatus”, fu eretta una chiesetta a Camponogara dedicata a Santa Maria.
La decima papale del 1297 la descrive come “Ecclesia S.Mariae de campo Nogaria”. Pochi documenti nominano poi frammentariamente Camponogara: lo statuto della repubblica di Venezia parla del passaggio del Bretone, un ramo del Brenta, per Camponogara, e quello della Repubblica di Padova, stabilisce il tributo che il paese doveva versare all’esercito: tre carri.
La nobiltà veneziana costruirà in Riviera una ricca serie di Ville che in parte sono visibili anche a Camponogara. Come villa Sargenti (Giantin) a Campoverardo ove visse il grande Marchese Manfredini comandante di reggimento dell’esercito d’Austria e amico dell’Imperatore.
Villa Papadopoli ha ospitato il municipio fino al 1982 quando fu costruita dall’attuale struttura. La chiesa parrocchiale cominciata nel 1774 sarà abbellita con glia affreschi di Costantino Cedini allievo di Jacopo Guarana, al 1885 risale la costruzione del campanile, uno di più alti nel Veneto, altro primato di Camponogara.
Nel 1860 Domenico Menin, camponogarese al quale è dedicata una via a Campoverardo, si unì alla spedizione dei Mille garibaldini.